Tale valutazione viene effettuata in tutte le aziende. Qualora il vostro DVR non sia stato aggiornato con la valutazione del rischio chimico, potete richiederci tale documento.
Per le aziende che utilizzano prodotti chimici o preparati pericolosi, verranno menzionati i prodotti utilizzati, le quantità e le modalità d'uso.
Le aziende più esposte al rischio chimico sono quelle edili, impiantistiche, le imprese di pulizie, parrucchieri, ed altre ancora.
Se il livello di rischio è moderato non sussistono altri obblighi. In caso contrario è necessario effettuare una valutazione di rischio chimico più dettagliata, nominare un medico competente, effettuare valutazioni ambientali ed altre misure di prevenzione e protezione atte a disporre i dispositivi di protezione individuali e collettivi.
PSA mette a disposizione un servizio di consulenza tecnica per la relazione sulla valutazione del rischio rumore ai sensi del DLgs 81/08 e s.m. e i.
Possono essere interessati al servizio: ditte edili ed impiantistiche, autofficine, aziende quali carpenterie, falegnamerie, altri artigiani; aziende agricole, aziende di manutenzione del verde, aziende che si occupano di lavori stradali, ecc. .
Con l’entrata in vigore del DLgs. 195/2006, si introduce per il rumore i nuovi valori di azione e i valori limite di esposizione.
Il DLgs. 195/2006 e l’art. 189 del DLgs 81/08 e s.m. e i. introducono i concetti di:
valori di azione inferiore pari a 80 dB(A)
valori di azione superiore pari a 85 dB(A)
valore limite di esposizione pari a 87 dB(A).
Superati il primo ed il secondo livello d’azione di cui sopra, è prevista la prevenzione, la protezione e la sorveglianza sanitaria come indicato dal decreto, mentre il valore limite d’esposizione non deve mai essere superato.
Il datore di lavoro tiene conto dell'attenuazione prodotta dai DPI dell'udito utilizzati dai lavoratori.
Il datore di lavoro elabora un programma di misure tecniche mirate a ridurre l'esposizione al rumore se risulta che i valori superiori di azione sono oltrepassati.
Sia la valutazione dei rischi che le misurazioni devono essere effettuate almeno ogni 4 anni da personale qualificato. Il datore di lavoro aggiorna la valutazione dei rischi in occasione di mutamenti all'interno dell'attività produttiva.
Ai lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione, il datore di lavoro deve garantire Formazione e Informazione in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore.
La formazione informazione prevede: natura dei rischi; misure adottate volte ad eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore; valori limite di esposizione e valori di azione; risultati delle valutazioni e misurazioni del rumore, insieme con una spiegazione del loro significato e dei rischi potenziali; uso corretto dei dispositivi di protezione individuale dell'udito.
Il D.Lgs. 195/2006, inoltre, prevede che il datore di lavoro sottoponga a sorveglianza sanitaria i lavoratori la cui esposizione al rumore ecceda i valori superiori di azione. La sorveglianza sanitaria può essere estesa ai lavoratori la cui esposizione al rumore ecceda i valori inferiori di azione su loro richiesta o qualora il medico competente ne confermi l'opportunità.
PSA mette a disposizione un servizio di consulenza tecnica per la relazione sulla valutazione del rischio vibrazioni meccaniche ai sensi del DLgs 81/08 e s.m. e i. .
Possono essere interessati al servizio: ditte edili ed impiantistiche, autofficine, aziende quali carpenterie, falegnamerie, altri artigiani; aziende agricole, aziende di manutenzione del verde, aziende che si occupano di lavori stradali, ecc. .
La Valutazione del rischio derivante da vibrazioni meccaniche è stata introdotta dal DLgs n. 187 del 19 agosto 2005 che disciplina le prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche.
Il decreto legislativo 187/2005 stabilisce specifiche metodiche di individuazione e valutazione dei rischi associati all'esposizione del lavoratore a vibrazioni del sistema mano-braccio (HAV) e del corpo intero (WBV), ed il DLgs 81/08 prevede specifiche misure di tutela.
In particolare viene riportato l'obbligo, da parte dei datori di lavoro, di valutare il rischio da esposizione a vibrazioni dei lavoratori durante il lavoro ed è previsto che la valutazione dei rischi possa avvenire sia sulla base di appropriate informazioni reperibili dal costruttore o da banche dati di ISPESL, o altri, sia con misurazioni.
Nel caso del rischio causato da vibrazioni, la riduzione del rischio è l'unica misura utilizzabile al fine di riportare l'esposizione a valori inferiori ai limiti prescritti dalla Direttiva. Questo è importante, poiché non esistono DPI antivibrazioni in grado di proteggere i lavoratori ristabilendo i livelli di esposizione del lavoratore al di sotto dei valori limite.
Le lavorazioni esposte sono quelle in cui si utilizzano macchine agricole e industriali, veicoli da trasporto quali camion, pullman; lavori in cui vengono utilizzati utensili portatili, ecc.
I problemi a tali esposizioni sono molteplici: disturbi e lesioni agli arti superiori, con un aumentato rischio di insorgenza di lesioni vascolari, neurologiche e muscolo-schelettriche a carico del sistema “mano-braccio”; al rachide lombare, che provocano lombosciatalgie, alterazioni degenerative della colonna vertebrale, discopatie ed ernie discali lombari e lombosacrali nel caso in cui le vibrazioni siano trasmesse al sistema “corpo intero”.
Cantieri
Ambienti
temporanei e mobili
di lavoro
Se non sei configurato con un Client di posta elettronica, invia i dati su riportati al seguente indirizzo email: sicurezzaalavoro.psa@gmail.com
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Questa valutazione è inclusa nel DVR, quindi non è soggetta a pagamento nel caso si richieda un Documento Valutazione Rischi.
Relazione FONOMETRICA, elaborate sulla base delle banche dati ISPESL, con elaborazione delle schede di esposizione per ogni singolo lavoratore.
Il pagamento avverra' in contrassegno postale al ricevimento delle relazioni. Sono escluse le spese postali di spedizione
Prezzo: 150,00 € + iva fino a 10 attrezzature e 5 lavoratori, per ogni lavoratore o attrezzatura in più 15,00€ +iva.
Relazione VIBRAZIONI MECCANICHE, elaborate sulla base delle banche dati ISPESL, con elaborazione delle schede di esposizione per ogni singolo lavoratore.
Il pagamento avverra' in contrassegno postale al ricevimento delle relazioni. Sono escluse le spese postali di spedizione.
Prezzo: 150,00 € + iva fino a 10 attrezzature e 5 lavoratori, per ogni lavoratore o attrezzatura in più 15,00€ +iva.